10/11/24, ore 18:30, Chiesa Sant’Alberto
di Bruno Maccallini e Antonella Ottai
In collaborazione con Mema Mediterranean Music Association
Satira ispirata alla Berlino della Repubblica di Weimar.
Bruno Maccallini, attore
Pino Cangialosi, pianoforte
Berlino, Repubblica di Weimar: la metropoli del futuro! Dalle immagini che raccontano la sua prorompente vitalità in scena si riversa, come per magia, un personaggio in carne e ossa: Grotesk.
Un po’ mago, un po’ chansonnier, un po’ presentatore alla “Cabaret” di Bob Fosse, ispirato ai tanti artisti che resero leggendario il cabaret berlinese degli anni Venti-Trenta, Grotesk è un provocatore irriverente, esperto della risata e del paradosso, dello sberleffo satirico. Mentre la capitale tedesca sprofonda nel nazismo e le stelle della comicità ebrea sono imprigionate nei campi, lui con humour inossidabile non smette mai di aggredire il comune buon senso, di denunciarne il vuoto che nasconde, affacciandosi sul baratro spalancato dal regime finché non è a sua volta inghiottito.
Bruno Maccallini è l’interprete di un autentico one man show: novanta minuti, tragici, esilaranti, affascinanti in cui dà vita a un personaggio dal pungente humour agro, caratteristica preponderante che ha contribuito a fare del Kabarett berlinese uno spazio di profonda libertà e critica sociale. Maccallini ha curato la regia e firmato il testo con la collaborazione di Antonella Ottai, autrice del saggio “Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti”.
Grotesk aggredisce il pubblico con le contestazioni radicali di Walther Mehring, lo spiazza attraverso i paradossi del grande Kurt Tucholsky, lo blandisce al suono delle musiche di Kurt Weill e Friedrich Holländer. Il Nostro vive gli anni ruggenti in cui la scena del Kabarett rivela sempre più il volto d’una Germania democratica, radicale e antimilitarista. E li vive tutti, dall’inizio tempestoso al disastro finale, mentre il sogno di un futuro scivola nell’incubo del nazismo. Che non potrà spegnere il suono irriverente della sua risata, ma ne confinerà drasticamente il territorio.
Da sempre attratto dagli spettacoli di Kabarett della Berlino degli anni VentiTrenta in tutti i suoi aspetti, dall’intrattenimento alla satira socio-politica, Bruno Maccallini si avvale in scena della preziosa collaborazione di Pino Cangialosi al pianoforte.
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